Patrimoniale Coronavirus, si farà? Ecco gli ultimi aggiornamenti

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La possibilità di una patrimoniale a seguito dell’emergenza Coronavirus sembra allontanarsi, ma non c’è ancora una decisione definitiva.

Fra le misure a sostegno dell’emergenza Coronavirus il Governo ha preso in considerazione anche l’idea di una Patrimoniale, con lo scopo di limitare il debito pubblico. Le previsioni infatti lo vedono in notevole aumento, a causa dello stop forzato all’economia in seguito al lockdown. 

Le ultime dichiarazioni sembrerebbero allontanare questo scenario, ma le settimane dell’emergenza ci hanno abituato a un susseguirsi di dichiarazioni, spesso in contraddizione fra di loro. Vediamo gli ultimi aggiornamenti.

Secondo il Ministro Gualtieri, una patrimoniale è esclusa

L’ultima notizia in ordine di tempo è la dichiarazione del Ministro Gualtieri riportata, per esempio da InvestireOggi che, parlando dei provvedimenti avrebbe dichiarato testualmente “Non faremo mai la partimoniale“. Una dichiarazione che ha placato gli animi dei risparmiatori italiani, che temevano un altro provvedimento come quello del governo Amato del 1992. Tuttavia, sempre secondo il celebre quotidiano, potrebbero esserci altre misure analoghe in vista. 

Le ipotesi più accreditate che InvestireOggi riporta si riferiscono a un possibile ritorno dell’imposta sulla prima casa e su un aggiornamento delle rendite catastali, che porterebbero dai 20 ai 35 miliardi di Euro nelle casse dell’Erario.

Possibili misure alternative alla patrimoniale sui risparmi

Lo scenario che potrebbe delinearsi nel caso di un intervento, potrebbero essere quelle di avere comunque alcune misure analoghe. Alcune delle ipotesi parlano di imposte su donazioni e successioni, oltre a una misura che andrebbe a colpire IVA e accise. Quest’ultima ipotesi sembrerebbe accreditata anche dalle ipotesi sulle quali il Governo stava già lavorando per la legge di bilancio 2021 prima dell’emergenza.

Chi ha proposto la Patrimoniale?

L’ipotesi di una patrimoniale è stata avanzata dal Partito Democratico in particolare, che avrebbe proposto un provvedimento rivolto ai contribuenti con un reddito superiore agli 80 mila euro, con lo scopo di aiutare le famiglie in maggiore difficoltà. Una misura che ha aperto un sentito dibattito sul piano politico. 

Fra i politici favorevoli a questa soluzione citiamo, fra gli altri Pierferdinando Casini, già presidente della Camera, e la senatrice del Movimento 5 Stelle Paola Nuges.

Di opinione contraria invece sarebbero Forza Italia e la Lega, storicamente contrari a questo tipo di provvedimenti.

Cosa sarebbe escluso da una eventuale partimoniale?

Trattandosi di un provvedimento con pochi precedenti, per capire quali sarebbero le categorie escluse bisogna affidarsi alle dichiarazioni degli esperti e a quanto è accaduto nel 1992. Abbiamo già visto come al momento gli investimenti fatti in Prestiamoci non sarebbero colpiti dal provvedimento. Al contrario, per esempio, i conti correnti all’estero potrebbero essere interessati, visto il regime di trasparenza vigente. Sarebbero invece esclusi al momento i contenuti delle cassette di sicurezza e le polizze vita. 

Cos'è il merito creditizio?

Per erogare Prestiti “su misura” Prestiamoci valuta il profilo di rischio del Richiedente prima di proporre il prestito.
In seguito alla valutazione viene assegnata una Classe di merito creditizio (da “A – Eccellente” a “G – Sufficiente”) ad ogni Richiedente.
La classe di appartenenza determina il tasso di interesse a cui può aspirare il Richiedente.

Le nostre classi di merito sono:​
A EccellenteTAN fisso al6.75%
B Molto AltoTAN fisso al7.75%
C AltoTAN fisso al8.45%
D BuonoTAN fisso al9.15%
E MedioTAN fisso al9.75%
F AdeguatoTAN fisso al10.45%
G SufficienteTAN fisso al11.55%

 

Come avviene la valutazione?

La valutazione e l’offerta conseguente vengono effettuate da Prestiamoci in tempo reale con il completamento online della domanda di finanziamento. Per svolgere questa analisi Prestiamoci utilizza algoritmi che elaborano le informazioni fornite del Richiedente e interrogano basi dati esterne.

Domande frequenti - FAQ

Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di credito. Questa caratteristica consente a Prestiamoci di distribuire ai Prestatori ed ai Richiedenti il guadagno che spetterebbe alla Banca. In questo modo i Prestatori possono ottenere un guadagno maggiore con tassi di interesse più elevati, mentre i Richiedenti possono accedere ad un finanziamento con costi inferiori. I costi di gestione vengono ridotti al minimo grazie all’operatività online e alla disintermediazione della banca, che viene quindi ricondotta al ruolo originario di cassaforte.

PRESTIAMOCI SpA – con sede legale in Foro Buonaparte 12, 20121 Milano (MI) – è la società finanziaria regolamentata dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario, titolare del sito internet www.prestiamoci.it. Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il prestito tra persone all’interno di una community in cui si incontrano soggetti che presentano progetti da finanziare (Richiedenti) e soggetti che intendono investire parte delle proprie disponibilità in progetti che condividono (Prestatori).

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Prestiamoci opera una selezione dei Richiedenti portando sul Marketplace solamente coloro che sono meritevoli di credito, assegnando nel modo più trasparente possibile, e sulla base delle informazioni a disposizione, il più corretto livello di rischio. In questo modo Prestatori possano operare investimenti informati e consapevoli. Nel caso di Richiedenti finanziati, Prestiamoci gestisce l’incasso delle rate e governa tutti i conti di regolamento fra Richiedenti finanziati e Prestatori. Si occupa inoltre della gestione delle attività di recupero crediti nel caso in cui un Richiedente finanziato si trovi in difficoltà. Prestiamoci mette a disposizione per tutti i Prestatori informazioni dettagliate sulla loro posizione di investimento, sul rendimento al lordo e al netto delle perdite su crediti. Prestiamoci infine partecipa al finanziamento di ogni progetto ammesso al Marketplace con una sua quota.

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