Chi è il padre dell’economia? Adam Smith, naturalmente

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Parlare di “economia” può voler dire tante cose, va da sé che un argomento così vasto può avere significati e applicazioni del tutto differenti tra loro. 

Quando si parla di prestiti tra persone, o social lending, si devono tenere in considerazione moltissime regole, norme e principi economici.

Ecco perché è bene avere qualche nozione generale su questo tema. Ad esempio, sapete chi è il padre dell’economia?

ADAM SMITH, IL PADRE DELL’ECONOMIA, IDENTIKIT

Non tutti sanno che filosofia ed economia sono discipline legate l’una all’altra: come si può studiare economia senza avere nozioni di filosofia sociale e morale? Questo è stato il ragionamento attuato da Adam Smith (1723-1790), quando gettò le basi dell’economia classica.

Adam Smith è stato definito, da molti, il padre dell’economia perché fu il primo a scrivere un’opera completa in cui spiegava come determinare la ricchezza delle nazioni e mostrava quali fossero le politiche economiche più appropriate per promuovere la crescita e lo sviluppo nazionale. 

È grazie al suo lavoro, che oggi milioni di decisioni economiche vengono prese in totale autonomia e armonia con il mercato.

Adam Smith

COME POSSIAMO RIASSUMERE IL SUO PENSIERO?

Come abbiamo detto, prima di essere un economista, Adam Smith fu un filosofo, una caratteristica che gli ha permesso di analizzare il comportamento sociale e umano associato a questioni economiche e finanziarie. 

Possiamo quindi riassumere il suo pensiero in tre punti salienti.

L’agire umano è sempre (o quasi sempre) mosso da impulsi egoistici e individualistici. A differenza di quello che si potrebbe pensare, questo non è un fattore negativo, perché permette di instaurare una sorta di competizione che porta al miglioramento dei propri prodotti o servizi. 

Prendendo le parole di Smith, capiamo subito che “non è certo dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro pranzo, ma dal fatto che essi hanno cura del proprio interesse”.

Ecco che si delinea un interesse collettivo, che può essere ottenuto perseguendo quello personale. L’efficienza collettiva è quindi necessaria perché il mercato sia in armonia.

Tutto funziona alla perfezione all’interno di un mercato concorrenziale, a patto che questo venga opportunamente regolato. Infatti, il mercato, per poter funzionare deve essere corredato da un cornice giuridica e istituzionale adeguata. Quindi, è necessario che i diversi Stati intervengano con fermezza per quanto riguarda le decisioni economiche.

Arriviamo ora all’ultimo caposaldo delle teorie di Smith, la teoria del valore. 

Attribuire un valore ad un bene è molto difficile, anche oggi non è semplice spiegare il valore di scambio, eppure capirne il funzionamento e il principio di base è fondamentale.

Dopotutto: prestare, ricevere, restituire sono azioni che richiedono l’aver compreso la teoria del valore. Altrimenti, una delle due parti si sentirebbe in costante debito o credito. Come funziona? Smith la spiega in modo molto semplice ed efficace:

Le cose che hanno maggior valore d’uso hanno spesso poco o nessun valore di scambio”. È il caso dell’acqua, che tutti utilizziamo, ma con cui nessuno comprerà nulla. 

Al contrario, “un diamante ha difficilmente valore d’uso, ma in cambio di esso si può ottenere una grandissima quantità di altri beni”.

PERCHÉ È IMPORTANTE CONOSCERE LA STORIA

Conoscere qualche nozione storica è importante, non solo per avere una cultura generale di fondo che permette di approcciarsi coscientemente all’economia, ma anche per comprendere i principi di base che regolano il mercato.

Come si può parlare di social lending e della sua evoluzione, se prima non parliamo di come è nata l’economia e di quali sono le sue basi?

Cos'è il merito creditizio?

Per erogare Prestiti “su misura” Prestiamoci valuta il profilo di rischio del Richiedente prima di proporre il prestito.
In seguito alla valutazione viene assegnata una Classe di merito creditizio (da “A – Eccellente” a “G – Sufficiente”) ad ogni Richiedente.
La classe di appartenenza determina il tasso di interesse a cui può aspirare il Richiedente.

Le nostre classi di merito sono:​
A EccellenteTAN fisso al6.75%
B Molto AltoTAN fisso al7.75%
C AltoTAN fisso al8.45%
D BuonoTAN fisso al9.15%
E MedioTAN fisso al9.75%
F AdeguatoTAN fisso al10.45%
G SufficienteTAN fisso al11.55%

 

Come avviene la valutazione?

La valutazione e l’offerta conseguente vengono effettuate da Prestiamoci in tempo reale con il completamento online della domanda di finanziamento. Per svolgere questa analisi Prestiamoci utilizza algoritmi che elaborano le informazioni fornite del Richiedente e interrogano basi dati esterne.

Domande frequenti - FAQ

Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di credito. Questa caratteristica consente a Prestiamoci di distribuire ai Prestatori ed ai Richiedenti il guadagno che spetterebbe alla Banca. In questo modo i Prestatori possono ottenere un guadagno maggiore con tassi di interesse più elevati, mentre i Richiedenti possono accedere ad un finanziamento con costi inferiori. I costi di gestione vengono ridotti al minimo grazie all’operatività online e alla disintermediazione della banca, che viene quindi ricondotta al ruolo originario di cassaforte.

PRESTIAMOCI SpA – con sede legale in Foro Buonaparte 12, 20121 Milano (MI) – è la società finanziaria regolamentata dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario, titolare del sito internet www.prestiamoci.it. Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il prestito tra persone all’interno di una community in cui si incontrano soggetti che presentano progetti da finanziare (Richiedenti) e soggetti che intendono investire parte delle proprie disponibilità in progetti che condividono (Prestatori).

Prestiamoci è una società di diritto italiano regolamentata dalla normativa del Testo Unico Bancario (TUB), dalle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia e dalle normative italiane e comunitarie in materia di antiriciclaggio.

Prestiamoci, per i servizi offerti, richiede una commissione d’iscrizione una tantum, diversa per Prestatore e per Richiedente. La commissione pagata dal Richiedente varia dallo 0,54% al 7,56% dell’importo finanziato. Al Prestatore invece, viene applicata una commissione annuale pari all’1% del capitale investito. Infine, Prestiamoci partecipa ai progetti con una quota percependone gli interessi.

Prestiamoci opera una selezione dei Richiedenti portando sul Marketplace solamente coloro che sono meritevoli di credito, assegnando nel modo più trasparente possibile, e sulla base delle informazioni a disposizione, il più corretto livello di rischio. In questo modo Prestatori possano operare investimenti informati e consapevoli. Nel caso di Richiedenti finanziati, Prestiamoci gestisce l’incasso delle rate e governa tutti i conti di regolamento fra Richiedenti finanziati e Prestatori. Si occupa inoltre della gestione delle attività di recupero crediti nel caso in cui un Richiedente finanziato si trovi in difficoltà. Prestiamoci mette a disposizione per tutti i Prestatori informazioni dettagliate sulla loro posizione di investimento, sul rendimento al lordo e al netto delle perdite su crediti. Prestiamoci infine partecipa al finanziamento di ogni progetto ammesso al Marketplace con una sua quota.

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Il Marketplace è il luogo virtuale in cui avviene l’incontro tra domanda e offerta di denaro, tra Prestatori che intendono prestare il proprio denaro e Richiedenti che, a seguito del processo di selezione concluso positivamente, hanno inserito una richiesta di prestito sulla piattaforma.
Il funzionamento del Marketplace è basato su due logiche di lavoro.

La prima è l’applicazione di un algoritmo che ha l’obiettivo di ottimizzare l’abbinamento tra domanda e offerta sulla base delle preferenze dettate dal Prestatore in fase di adesione – modalità c.d. Presta Automatico. La seconda consente al Prestatore, in qualsiasi momento, di intervenire sulle Richieste di Prestito presenti, in completa autonomia – modalità c.d. Presta Manuale.

Le due logiche sono complementari tra di loro e lavorano simultaneamente con l’obiettivo di minimizzare il tempo di non utilizzo degli importi messi a disposizione del Marketplace da parte dei Prestatori, massimizzando il più alto numero possibile di abbinamenti con altrettante Richieste di Prestito esistenti sul Marketplace stesso.

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